Il modulo di riferimento è il 4-3-3, ma con tante possibilità. Alternative che possono diventare realtà, soprattutto una: la difesa a tre. Sì, perché mentre  ci si affanna per comprendere come il Maestro, alla prima esperienza in panchina, schiererà la sua Juve, emergono alcuni punti saldi. Uno su tutti: non ci sarà rigidità. La capacità di adattarsi alle situazioni è una caratteristica fondamentale per un allenatore, specialmente alla Juventus. E Pirlo dovrà farne una sua qualità. Sembra però già sulla buona strada, perché lo spirito di adattamento lo porta a studiare diverse possibilità, a fronte di un gioco che mira ad essere propositivo, vivace e vincente. 

DIFESA A TRE - Ecco quindi che, oltre alla difesa a quattro, altri esperimenti sono pronti. Cuadrado, Bonucci, De Ligt e Alex Sandro i titolari alla data odierna, a meno che il mercato sorprendentemente non sconvolga gli equilibri. L'olandese, però, sarà fuori almeno fino alla metà di novembre e così uno tra Demiral, Chiellini (bisognerà valutarne il recupero) e Rugani è pronto a sostituirlo per l'inizio di stagione. Oltre a loro ci sarà Romero, ai primi allenamenti con la Juve dopo 18 mesi di prestito al Genoa. Questo il pacchetto centrali su cui la Juve fa e farà affidamento: 6 giocatori, che a fine mercato dovranno essere 5. A meno che... a meno che non si passi stabilmente alla difesa a tre e Pirlo non decida tenersi un'alternativa in più. In questo caso i titolari sarebbero De Ligt, Bonucci e uno tra Demiral e Chiellini. Percorrendo questa strada, sicuramente, uno tra Rugani e Romero "salverebbe" il posto alla Juve, pur partendo più in basso nelle gerarchie. L'argentino ha dalla sua il vantaggio di essere stato notato e di essere cresciuto proprio in questo sistema. Valutazioni in corso, moduli che cambiano il mercato, così come lo spirito di adattamento.