CAMBIAMENTO - "Il calcio moderno va incontro alle mie caratteristiche. C'è stato un cambiamento radicale, ma dipende da cosa chiede l'allenatore. E' il responsabile del gruppo, deve portare avanti le idee per il bene della squadra. Mi sto divertendo molto, mi piace il modo di giocare".
SULLE LETTURE DI GIOCO - "E' un aspetto che ho curato, provo a migliorarmi di continuo. E' fondamentale intercettare i segnali visivi del portatore di palla. Mi piace giocare di prima, vedere la giocata in anticipo".
SULLA FIDUCIA - "Ne ho molta in me stesso, non potrebbe essere altrimenti. Ogni sportivo dev'essere forte nella testa, altrimenti non va avanti. Non è semplice essere sempre sicuri di sé. Quando si è giovani è difficile trovare un equilibrio. E' un up and down continuo, devi essere bravo a tirare dritto. Sono abituato a non vedere nulla di impossibile o irrealizzabile".
SUL RAZZISMO - "Provo rabbia e dispiacere, il razzismo è ignoranza totale. Servono gesti forti e punizioni esemplari, individuando i responsabili e cacciandoli dal calcio".