E' esploso il caso plusvalenze, alla Juve e non solo. Per ora il club bianconero è coinvolto più degli altri, essendo stata avviata un'indagine con il blitz della Guardia di Finanza per prelevare i documenti dagli uffici della società. Il nodo delle stime «fittizie», diventate sempre di più negli anni e il caso divenuto principale tematica delle ultime ore, nonostante il weekend di partite. Ma come detto non c'è solo la Juve, anzi.

Intervistato da Ansa un rappresentante della Covisoc, l'organismo di controllo sulle società di calcio, ha voluto precisare la posizione dell'ente sulla vicenda plusvalenze. La Covisoc lanca l'allarme non solo per la società bianconera, ma anche per tutto il mondo del calcio italiano: "Il fenomeno delle plusvalenze incrociate può mettere in grave crisi i club che lo adottano e intaccare il sistema calcio in Italia. Si creano effetti sugli utili a sostegno del patrimonio, senza liquidità".

Juve, la notte è più buia. Ora squadra e società davanti a un bivio, senza armi o certezze
NON SOLO LA JUVE - "La vicenda non riguarda solo la Juve e la Covisoc l'ha individuata dall'autunno 2020 per decine di operazioni, segnalando il tutto alla Procura federale che qualche settimana fa ha aperto un' inchiesta. Subito dopo sono arrivate le richieste di chiarimenti dalla Consob".

Nella lista delle 62 operazioni «attenzionate», 20 non riguardano la Juve e nel mirino c'è anche l'affare Victor Osimhen tra Napoli e Lilla: sotto la lente di ingrandimento ci sono quattro calciatori, messi a bilancio per 20 milioni, utilizzati dai campioni di Francia per una sola gara (Orestis Karnezis) o mai scesi in campo (Ciro Palmieri, Luigi Liguori e Claudio Manzi).