La Juve in difesa... e contrattacco. Oggi davanti al Tribunale federale presieduto da Carlo Sica parlano le difese di Juventus, Napoli, Genoa e Samp, collegate in videoconferenza nella seconda giornata di audizioni.

LA DIFESA - Poco dopo le 11 - si legge su Gazzetta - è toccato ai legali dei bianconeri, chiamati a difendere non solo il club (per cui il procuratore Chinè ha chiesto un’ammenda da 800 mila euro) ma anche e soprattutto i dirigenti, dal presidente Agnelli (chiesti 12 mesi di inibizione) a Cherubini (6 mesi e 20 giorni) fino a Nedved, Arrivabene e molti dei membri del Cda (8 mesi). Senza dimenticare Paratici. Come si raccontava nella giornata di ieri e come anche altri club hanno fatto, la difesa bianconera si è concentrata sulla messa in discussione del modello con cui la Procura ha ridefinito il valore dei giocatori fissando un “prezzo giusto” su cui poi è stata calcolata la plusvalenza fittizia. Con il famoso confronto con le nuove stime con il sito tedesco Transfermarkt.

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LA MOSSA - Gli avvocati della Juve stamattina hanno quindi portato in Tribunale alcuni elementi per mettere in discussione la credibilità dei dati di Transfermarkt - affermando anche: "Il fondatore del sito Matthias Seidel sarà sorpreso per questa vicenda" - tra cui la chiave della giornata: la mancanza di un algoritmo alla base di tutte le valutazioni del sito. In un'intervista al portale olandese "Follow the Money", infatti, il Martin Freudl, colui che si occupa di tutta la Bundesliga per Transfermarkt, disse: "Passo una parte del mio tempo libero a casa sul mio computer e poi l'industria del calcio prende sul serio queste mie valutazioni . È irreale, io sono un assistente sociale, faccio queste cose per Transfermarkt per divertimento, mentre l'industria del calcio muove milioni. Il contrasto è folle".