DOPPIA SFIDA - "Vantaggio per il ritorno a Wembley? Non credo. A livello internazionale casa o trasferta cambia poco. Le sfide durano davvero 180 minuti e quella con la Juve sarà una vera battaglia. Se ho già cominciato a prepararla? Manca un mese e mezzo. Possono accadere tante cose, ma abbiamo iniziato a muoverci".
COMPLESSO WEMBLEY - "All’inizio abbiamo avuto qualche problema, non lo nego. White Hart Lane è più di uno stadio: è la casa del Tottenham. Wembley è un tempio del calcio mondiale. La sua dimensione da 90 mila posti è imponente. Contro il Southampton abbiamo avuto 55 mila spettatori. Tanti, ma un terzo dello stadio era vuoto".
STADIUM - "Punto di forza? La Juve è forte a prescindere, ma un impianto come il suo non è un dettaglio da poco".
ADDIO DI BUFFON - "Ho sempre ammirato Buffon e mi è davvero dispiaciuto che l’assenza dell’Italia in Russia gli impedirà di partecipare al sesto Mondiale. La considero una vera ingiustizia".
KANE - "Higuain, Aguero e il nostro Kane sono tra i migliori in assoluto nel ruolo".
ALLEGRI - "Ci siamo stretti la mano solo in occasione dell’amichevole di agosto. Mi sembra che possediamo una caratteristica in comune: la flessibilità. Non ci leghiamo ad un unico modulo".
FLESSIBILI - "Se è questo il calcio del futuro? Mi pare che tutti stiano percorrendo questa strada. Il Tottenham può giocare con la difesa a tre o a quattro, ad esempio. Ma poi ci sono altre componenti che nei media vengono sottovalutate. C’è un modo di giocare con la palla e un altro senza. E bisogna tenere conto delle caratteristiche dei calciatori. La flessibilità è una conseguenza naturale".
CORSA - "Secondo gli ultimi dati noi e il Manchester City siamo quelli con il contachilometri più elevato".
DELE ALLI - "Talento con 'problemi'? Ha qualità enormi. Non ho mai dubitato di lui. Con i giovani bisogna avere pazienza. Ogni tanto devono rifiatare e qualche ingenuità rientra nel copione".