TORNARE ALLA JUVE - «A me piace pensare e dire che è il mio cuore che ha fatto la scelta. Era anche forse il momento giusto per tornare qua. Gli ultimi tre anni a Manchester, condizionati anche dagli infortuni, non sono andati come volevo, non è un mistero. Ho pensato che se a questo aggiungevamo il fatto che anche la Juve arriva da due anni in cui non ha vinto lo scudetto, era una bella sfida per entrambi. E forse era il momento giusto per ritrovarci e provare a riprenderci il posto che ci spetta, a me e alla Juve. E soprattutto per tornare a vincere».
INFORTUNIO - "Mi piace affrontare le sfide del calcio e della vita, belle o meno che siano, con positività e sempre col sorriso. L’amore per il calcio e la voglia di tornare a giocare sono la molla che mi spinge ogni giorno a lavorare duro per tornare presto. Critiche? Sai, avendo iniziato a giocare ad alti livelli molto giovane, sono abituato a gestire le voci. Fa parte del gioco: come atleti conviviamo con elogi e critiche settimanalmente, sapendo che dobbiamo mantenere un equilibrio e la concentrazione sul nostro lavoro. È vero e infatti li ringrazio tutti per i messaggi e il supporto che mi hanno mostrato sui social e di persona. Davvero incredibile. A loro prometto che lavorerò duro per tornare in campo il prima possibile, e per aiutare la squadra a raggiungere le vittorie che merita».