Corsi e ricorsi storici. E del mercato. Del resto, quando di mezzo finisce Mino Raiola, qualcosina si muove sempre. Lo farà lui in prima persona, a partire da quest'edizione di gennaio che non ammette passi falsi: ne ha fatti pure troppi, Paul Pogba. A partire dal ritorno allo United che non gli ha dato la felicità auspicata. E' stata sì lunga, ma poco intensa. E adesso l'obiettivo è trovare una vera e propria casa, dove trascorrere la parte più importante della sua carriera. All'alba dei 27 anni, non può permettersi un errore di valutazione. E la priorità non può (sempre) essere il conto in banca. 

QUEL 'BLA BLA' - Intanto, il Polpo è tornato a parlare. L'ha fatto attraverso i suoi canali social, data la diffidenza ormai conclamata nei confronti dei tabloid inglesi e non solo. "Ho sempre lottato e lotterò sempre per il Manchester United, per i miei compagni e per i tifosi. I bla bla non sono importanti. Il futuro è lontano, quello che conta è oggi e io sono impegnato al 1000%". Tutto è stato chiaro con il club - sostiene - e non c'è motivo per non finire questa stagione insieme. Il resto? Si vedrà. A partire dalle mosse dei bianconeri, per i quali proprio quei 'bla bla' furono segno inequivocabile dell'addio. Trattativa quasi chiusa e uno spot dello sponsor tecnico di Paul a segnare ormai il ritorno al passato del francese, con tanto di logo United ben in vista. Guardando le ultime dichiarazioni e comparandole con quelle del passato, un minimo dubbio sovviene: le chiacchiere stanno a zero, ma una cifra per Pogba si troverà presto.