Sta per finire, la storia tra Paul Pogba e la Juventus. E sta per chiudersi pure qualche tentativo - vano, sin dall'inizio - di vederlo ancora in bianconero. No, non ci sarà un altro Pogback: sarebbe stato il terzo, e per i bianconeri sarebbe stato pure un salasso decisamente importante. 

Dopo la ratifica del TAS e l'ufficializzazione della squalifica di 18 mesi, Pogba - ieri avvistato pure allo Stadium - adesso sarà libero di decidere la prossima tappa della sua carriera. Non è contemplato, infatti, né nelle intenzioni del calciatore, e ancor meno della società Juventus, la possibilità che le parti possano proseguire insieme. I motivi sono i più disparati: economici, tecnici, di garanzie fisiche. Va risposto così come hanno fatto Giuntoli e Motta: "Era un grande calciatore, ma non gioca da tanto tempo". 


Le possibili destinazioni di Pogba


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Ma da dove potrebbe ripartire, allora, Paul? Dopo un anno di inattività, e altri due di attività a singhiozzo, la sensazione è che chiunque lo prenda dovrà valutarlo molto attentamente dal punto di vista della tenuta atletica. Ecco perché l'idea di rivederlo in un top campionato, a parte quello francese, non è al momento così forte. Difficilmente lo rivedremo in Serie A, così come la Premier potrebbe rappresentare un rischio per la fragilità dei suoi muscoli. 

Davanti a Paul, ecco i due scenari più probabili: andare in MLS e cioè negli Stati Uniti, da sempre meta delle sue vacanze; oppure Emirati e Qatar, campionati nei quali potrebbe unire le richieste importanti alla possibilità di ritrovare continuità in campo. Insomma: scelte da fine carriera, e scelte che non contemplano la Juve. Con il bianconero è finita, pure da un pezzo: non si tornerà indietro.
 



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