Per ora il male maggiore sembra essere stato superato, almeno, questo è quello che emerso dall’ultima sentenza nel secondo filone dell’inchiesta che ha visto coinvolta la Juve, che però attende una risposta definitiva anche dalla Uefa su quella che sarà la partecipazione alla prossima Conference League. Ecco, basterebbe leggere per quale competizione i bianconeri continuano a mantenere viva la speranza, per capire che tipo di involuzione è stata fatta in questa stagione, con i primi segnali che si erano notati già in quella passata. Intendiamoci, nessuno vuole ‘snobbare’ la Conference League, ma se dopo 11 anni di fila non ti ritrovi a partecipare non solo alla Champions, ma neanche all’Europa League, allora è chiaro che più di qualcosa è da rivedere. Bisogna però fare anche delle considerazioni su quelli che sono stati i fattori 'esterni' che si sono abbattuti su Madama e non per cercare delle attenuanti o un semplice capro espiatorio, ma perchè alcune di queste sono un dato di fatto. Una su tutte è quella legata ai tantissimi infortuni, che hanno inevitabilmente condizionato il cammino della Vecchia Signora

Juve, tutti via dalla Continassa tranne gli infortunati. Parte anche Pogba
GLI INFORTUNI - Se parliamo di infortuni il primo a cui si pensa è per forza di cose Paul Pogba, arrivato nell'entusiasmo generale nella scorsa estate e divenuto sin da subito un vero e proprio fantasma. Sono bastati pochissimi giorni, infatti, per accorgersi che la Juve avrebbe dovuto fare a meno del Polpo per un lungo periodo, almeno fino alla ripresa dei campionati dopo la sosta per i Mondiali in Qatar. 161 saranno i minuti totalizzati nell'arco dell'intera stagione, con la prima convocazione che avverrà solamente nella gara del 29 gennaio contro il Monza, ma sarà solo panchina per Pogba, che però ha avuto almeno il modo di 'riassaporare' i brividi dell'Allianz. Il suo vero debutto sarà nel derby contro il Torino, dove scenderà in campo per 22 minuti, ai quali seguiranno i 13 giocati nella successiva trasferta di Roma. Ma proprio quando tutto sembrava essere rientrato, ecco che un altro infortunio muscolare costringerà PP a rivedere il campo solo un mese più tardi, nei 4 minuti che gli sono stati concessi da Allegri nella gara di andata contro lo Sporting. Il mese di aprile si concluderà con altri 18 minuti effettuati nel match di ritorno contro i portoghesi e con gli 11 disputati a San Siro contro l'Inter nella semifinale della Coppa Italia. A maggio le aspettative erano aumentate, grazie ai 25 minuti giocati a Bergamo contro l'Atalanta, che si sono rivelati la gara in cui il francese è rimasto più tempo all'interno del rettangolo verde. Ma è solo un illusione, perchè i 20 minuti contro il Siviglia e i 24 contro la Cremonese saranno gli ultimi che Pogba effettuerà in questa tragica annata. 

RIMPIANTO POGBA - L'ennesimo infortunio, infatti, ha fatto sprofondare in un pianto profondo Pogba, uscito emotivamente provato dallo Stadium nella gara contro i grigiorossi. Le stesse lacrime che i tifosi juventini hanno versato, anche solo interiormente, per quello che sarebbe potuto essere, ma che invece non è stato e con il dubbio ancora più grande di quello che sarà. Già, perchè la sua condizione fisica è nota a tutti e nessuno esclude che le stesse ricadute possano generarsi anche nelle prossime stagioni. Ecco perchè le incognite sono tante e i rimpianti ancora di più, soprattutto se teniamo a mente i lampi di classe e di genio che Paul ci ha fatto vedere in quei famosi 161 minuti di gioco, ma sulla sua classe non avevamo mai avuto dubbi