Come una sorta di fulmine a ciel sereno è arrivata la conferma che la squalifica di 4 anni di Paul Pogba - positivo al testosterone - è stata ridotta in appello a 18 mesi. Morale della favola, il centrocampista francese potrà cominciare ad allenarsi a partire da gennaio e da marzo 2025 potrà nuovamente prendere parte alle partite ufficiali. Il classe 1993, tornato alla Juventus nell'estate del 2022, è legato al club bianconero fino al 30 giugno del 2026. Di conseguenza, l'ormai ex numero 10 potrebbe tornare a disposizione di Thiago Motta per l'ultima parte della stagione, ma mai come in questo caso il condizionale è d'obbligo.

 

Il futuro di Pogba: le mosse della Juventus




Secondo quanto riferito da La Gazzetta dello Sport, la riduzione della squalifica di Paul Pogba non andrà a cambiare uno scenario che in casa Juve sembra ormai tracciato da tempo. Il club bianconero, non appena verrà ufficializzata la riduzione effettiva della squalifica del francese, opererà per arrivare alla risoluzione anticipata del contratto. Le normative Aic, infatti, prevedono che in caso di squalifica per doping (a prescindere dalla durata) si possa arrivare alla risoluzione dell'accordo per inadempienza contrattuale. Per questo motivo i legali del calciatore e del club bianconero sono già al lavoro per trovare una soluzione, o meglio le soluzioni: risoluzione consensuale o divorzio unilaterale, come previsto dal contratto.


 



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