Un nuovo stop, che non sembra grave, ma che costituisce un altro ostacolo da superare sulla via per il ritorno. Che pare ormai infinita. Pogba ormai si fa male, si cura, guarisce e quando è pronto a rientrare ecco che un altro intoppo lo stoppa di nuovo. Pogba non gioca una gara ufficiale dal 19 aprile con lo United, mentre in campo con la Juve - fatta eccezione per i due test recenti - non gioca da 193 giorni, dall'amichevole estiva con il Chivas. Cos'è successo? Paul ieri mattina è arrivato al campo lamentando un piccolo fastidio, gli esami hanno escluso lesioni e il ragazzo ha provato ad allenarsi però non si sentiva tranquillo, perciò si è deciso di tenerlo precauzionalmente a riposo, spiega la Gazzetta. Potrebbe farcela già per la sfida di martedì prossimo con la Salernitana, però nessuno se la sente di azzardare previsioni. Un lungo calvario da quando è arrivato, con la Juve che non ha mai avuto il suo 10, il giocatore più pagato della rosa e il più atteso. 

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E IN FUTURO? - Finora l'investimento ha fruttato zero, tanto che - scrive la Gazzetta - già prima della fine dell’anno la vecchia dirigenza stava valutando la possibilità di togliere a Pogba i bonus di squadra, quelli che percepisce senza giocare. E aggiunge: "Al momento non risulta che il giocatore abbia intenzione di tagliarsi lo stipendio e se a giugno la Juventus volesse privarsene, sarebbe difficile trovare qualcuno disposto a garantirgli l’attuale ingaggio. Pogba ha un contratto fino al 2026, la società spera naturalmente che la quota di guai s’esaurisca tutta in questa stagione e che il centrocampista possa rientrare presto, ma se l’assenza dovesse protarsi, gli stop ripetersi e lui giocare poco o niente nel 2022-23, a fine stagione il club potrebbe essere costretto a fare delle riflessioni sul futuro". Così, visto il percorso e i nodi dell'infortunio al ginocchio con l'operazione rifiutata, torna a farsi sentire un certo condiviso da tecnico e club.