Alcune dichiarazioni di Fernando Signorini, preparatore atletico di Diego Armando Maradona ai tempi del Napoli, a Contrasti: "​Chi può dire come sarebbe andata a finire se Diego avesse indossato la casacca della Juve? Magari andava meglio, magari no. Certo Italo Allodi era una persona eccezionale con competenza professionale e doti umane fuori dal comune. Fu una perdita per Diego, per il Napoli e per il calcio italiano: questo è inconfutabile. Crollo del Napoli nel finale di campionato 1987-88? Ricordo tutte le fasi di quella concitatissima beffa che, come hai giustamente ricordato, si consumò nel lasso di tempo delle ultime cinque giornate di campionato. Si, io ero lì, perché mi prendevo cura del fisico di Diego come è stato per tutti i sette anni di sua permanenza a Napoli. Ricordo che a qualche giorno dalla prima di quelle nefaste “cinque giornate” dissi ad un fidato amico giornalista della Gazzetta dello Sport, Rosario Pastore, che se Bianchi non avesse alleggerito i carichi di lavoro la squadra sarebbe crollata: vedevo i giocatori che non si reggevano in piedi. Vietai a Diego di fare gli allenamenti dei compagni ed infatti anche nella gara poi persa in casa contro il Milan per 3 a 2 fu uno dei pochissimi a reggere bene, segnando una punizione meravigliosa. Andò come andò. Certo, si avanzarono molte altre ipotesi sulla genesi di quel disastro, raccolsi voci, ma non ho elementi per accreditare questa o quella congettura. Come pure dico che Bianchi magari sbagliò, ma merita rispetto e ringraziamenti, perché fu un bravo e onesto tecnico, grazie al quale il Napoli poté conquistare il suo primo titolo".