CONTATTO OBBLIGATORIO CON ASL? - "No, noi non l'abbiamo fatto perché ne avevamo solo due, il protocollo prevedeva che se avessimo dieci contagiati potevamo chiedere la sospensione della partita. Ne avevamo due e siamo andati a Napoli".
NON VOLEVA GIOCARE? - "Non me lo deve far dire questo. È qualcosa che si intuisce. Noi siamo presidenti e siamo solidali, però è evidente che noi non abbiamo interpellato l'Asl. Perché? Bella domanda. Insigne si è infortunato con noi, poi aveva due giocatori contagiati. Non lo so, forse dovreste chiamare lui".
CAMBIAMENTO - "Adesso ci sarà il ricorso del Napoli, un po' di tribunali, sportivi o civili. Io sono molto preoccupato, per il semplice fatto che basterebbe veramente un contagiato a società. Credo che oggi ci sia un incontro tra il ministro dello Sport e i presidenti di Federazione e Lega: dovranno provvedere affinché non succeda più".