RITORNO ALLA JUVE - "Sono molto contento di esser tornato. La Juve è stata casa mia per tanti anni, sono rimasto molto legato a Torino, anche la mia famiglia. La gente è cordiale, rispettosa. Incontrare i miei ex compagni come Pessotto, ringrazio tutta la dirigenza che mi ha voluto qua. Adesso non ci sono scuse, parlano i fatti e bisogna lavorare".
ESPERIENZA - "Ho allenato in Serie A ma in Sudamerica. Dobbiamo rendere continuamente qui e i giocatori sono giovani. L'obiettivo deve essere quello di portarli al meglio della loro qualità. Io penso che dobbiamo lavorare per la Prima Squadra".
CHE ALLENATORE È - "Squadre aggressive, corte, dinamiche. Con transizione veloce, essere pragmatici, concreti. Cercherà di inculcare le mie idee collaborando con Brambilla e Allegri che hanno più esperienza di me. Sono contento di essere tornato a casa e voglio ringraziare tutti per l'affetto che mi hanno sempre dimostrato anche quando tornavo a Torino solo per un saluto. Ora voglio lavorare tanto per il bene della Juventus".