Parte di ciò che resta della stagione della Juventus passa per mercoledì 17 giugno, quando all’Olimpico di Roma si giocherà l’atto finale della Coppa Italia contro il Napoli. E c’è ancora tanto in palio da qui ad agosto, dallo Scudetto alla Champions League. Pochi mesi e tantissime partite. Intanto c’è da conquistare il trofeo nazionale, che sarebbe il primo dell’era Sarri nonché primo trofeo professionistico per il tecnico bianconero. Anche Ronaldo avrà sensazioni particolari: per la prima volta potrà vincere la coppa Italia e servirà rabbia agonistica, voglia di vincere e convincere, emozioni e sentimenti che saranno più determinanti che mai in una partita secca come questa. La Juve non vuole lasciare spazio a dubbi, e dare una prova di supremazia che proietti il collettivo in prima fila nella lotta in campionato e in campo europeo. C’è chi, però, vuole frenare l’entusiasmo juventino a due giorni dall’appuntamento con il destino.

TRAPPOLE - Forse è la paura di vedere alzare l’ennesima coppa di questo decennio, ma la Juve si deve difendere mediaticamente da una serie di parole destabilizzanti, solo a poche ore dalla finale contro il Napoli. Da quelle di De Laurentiis a Nainggolan, passando per Diaconale e il malumore dell’Inter. Sarri e suoi devono compattarsi, per non inciampare psicologicamente nelle trappole dei ‘nemici’.
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