In una partita nella quale Cristiano Ronaldo, complice anche un'intesa tutta da recuperare con Paulo Dybala, per una volta non è stato protagonista assoluto del successo della Juventus, in una gara difficile come il derby di ieri contro il Torino, ci hanno finalmente pensato i tanto invocati "altri reparti" a regalare la vittoria a mister Pirlo. Gol di un centrocampista, McKennie, e di un difensore, Bonucci, con due colpi di testa in fotocopia. Come in fotocopia sono stati i due assist: palle scodellate dalla trequarti di un giocatore che nella Juve dell'ultimo lustro è stato un anello di congiunzione tra tutti i reparti...

APPRODO - Juan Cuadrado è l'uomo in più della Juventus. Non di questa in particolare, ma di quella degli ultimi anni. Sotto la gestione Allegri ha raggiunto una maturità che lo ha reso preziosissimo per Sarri prima e Pirlo poi. Arrivò alla Juve nel 2015 dal Chelsea dopo l'esperienza alla Fiorentina. Era un'ala dribblomane, spettacolare a tratti ma anche parecchio fumosa. Nella Vecchia Signora ha intrapreso un processo di evoluzione da farci un documentario da mostrare ovunque si insegni calcio.

Cuadrado: 'Il derby è una partita speciale, dobbiamo dare il via alla striscia positiva in campionato'
LA PROVA - Negli ottavi di Champions del 2016 contro il Bayern di Guardiola mostra già un segnale spartiacque: accompagnando l'incredibile coast-to-coast di Morata all'Allianz Arena, si ritrova il pallone a pochi passi da Neuer ma con i difensori che stanno recuperando; il Cuadrado a cui tutti erano abituati avrebbe avuto forti probabilità di affrettare la scelta, non pensare adeguatamente e fallire l'occasione; invece il colombiano con maestria e freddezza elude Lahm con una finta e trafigge il portierone tedesco.

PERCORSO FINO A OGGI - Da lì in poi è stata un'escalation di affidabilità e duttilità. È andato gradualmente trasformandosi in un esterno completo, capace di disimpegnarsi sulla fascia a tutte le latitudini del terreno di gioco. Fino a diventare un terzino. Proprio lui, che da ala pura rasentava a volte l'evanescenza. Oggi il 32enne Juan Cuadrado è in grado di garantire prestazioni oculate, non sempre appariscenti ma di sicuro intelligenti, pulito nelle chiusure e abile nell'uno contro uno offensivo, memore del suo passato.

MOMENTI TOPICI - E poi ci sono quei picchi. Prestazioni e perle con le quali sembra voler periodicamente affermare: "hey, guardate che di questa squadra sono una colonna anch'io!". Come quel missile che decise un Juve-Inter del febbraio 2017. O quei derby col Toro in cui è stato decisivo: da quello del suo primo anno juventino, anche lì 2-1 in extremis, deciso dal suo primo gol con la maglia della Juve. Fino a quello di ieri, dove avrebbe pareggiato senza l'intervento del Var, e allora ha deciso di far segnare i compagni.