Prandelli e Pirlo. Amici veri. O meglio: allievo, Andrea, e il maestro Cesare. E il destino ad unirli. Tempo fa, Prandelli disse: "E' un leader alla Scirea. E' un predestinato, tatticamente non gli devi insegnare niente. Quando giocava dipingeva calcio con i piedi". Stima immensa, chiaramente reciproca. Pirlo fu protagonista infinito di quell'Euro 2012 che sancì la prima rinascita della Nazionale, a un passo dalla gloria che poi si rivelò il passo decisivo verso il tonfo, fino alla mancata qualificazione al Mondiale. Un filo rosso che ormai aveva già perso Pirlo e lo stesso commissario tecnico, mai più così brillante dopo l'edizione in Polonia e Ucraina.