"Sono stato nove ore senza dormire dopo la Polonia. Ho ricevuto minacce, insulti alla famiglia, speriamo che muoiano i tuoi figli… Però sto bene, forse qualche anno fa sarei stato molto peggio. Forse non ho fatto il mio lavoro come dovrei. Capisco che mi si critichi perché non ho segnato, ma la gente dovrebbe mettersi al mio posto, capire cosa significhi ricevere minacce, che ti dicano che i tuoi figli devono morire", le parole di Alvaro. E non è la prima volta che, proprio dal centravanti juventino, arrivino denunce vere e proprie. Perché prima del caso 'spagnolo', c'è stato quello italiano. E prima di quello italiano, tra Madrid e Londra non è che sia andata meglio.
Dietro un username c'è un uomo. Dunque, dev'esserci rispetto.