Tra gli effetti collaterali prodotti dal pari in Champions League, ce n'è uno che rasenta il paradosso. Che dico? Lo supera, per stagliarsi nel più vivido surrealismo calcistico, autentico limite alla provocazione fatta sberleffo. 
Sapete chi è diventato tifoso un attimo dopo il fischio finale di..."another Bryck in the wall"? Nientepopodimenochè Sarri Maurizio, alias mister brontolo da Napoli. Non ci ha pensato su un attimo: si è professato “Juventus fan” in un nanosecondo. “No no, maie signò”, gli ha ribattuto in faccia, nascosto nella penombra di un abat jour, il portiere di notte dell'albergo. “Fare 'o tifo pa a Rubentus? Manco muort

O bischero, un hapisci una fava, dammi la chiave”. Sarri Maurizio che bischero non è ha già capito tutto. Gli tocca sperare che la Juve vada avanti, che vinca a Londra, anzi che faccia 2 a 2, i supplementari e passi ai rigori, perchè si stanchi di più. Avanti in Coppa, più partite da disputare, più fatica da smaltire, più giovamento per il suo Napoli. E scudetto sarà. Dietro al pifferaio magico in tuta azzurra si incanala un popolo di antijuventini per antonomasia e per prosopopea partenopea. Ah, quanto sa di sal gridar forza Juve il 7 marzo. “Eppur m'è d'uopo, àlzati, sei tu forse un uom? Ahahahah, tu sei pagliaccio” Chissà che Leoncavallo fosse tifoso di Insigne. Meridionale lo era, dunque… 

Pistocchi attacca Chiellini: 'Con Guardiola e Sarri saresti titolare?'
Non ci sono santi. Se scudetto deve essere, esso passa per il superamento del turno di Madama. E poi che vada pure avanti nei quarti e in semifinale. A noi piace la Signora  perdente in finale, come ha avuto modo di farneticare un ex presidente del S.S.C. Napoli 1926.  Mi verrebbe da chiedere a sta gente del tutto estranea ed estromessa (ma usciti a testa alta!) che cosa caspita hanno a che spartire con l'Europa.  Mi ricordo di quando, tornata da Trebisonda nella notte di venerdì, la Juventus scendeva in campo alle ore 18 (come si fa a  giocare alle sei del pomeriggio, Sarri!) per giocare il derby, non una gara qualsiasi, il derby. E l'abbiamo pure vinto, a molte meno di 60 ore, limite massimo per non sconfinare in un TSO di massa. 

Perchè a Torino, come ha dichiarato Allegri, si guarda la città, il giorno e l'ora e poi si va in campo. Sotto il Vesuvio la cultura è un'altra. Come è lunga la Penisola, lunga e variegata, anche troppo. Poichè però il campionato è lo stesso, a Napoli si stanno attrezzando per far liquefare il sangue di San Gennaro prima del 7 marzo, unitamente ad una puntatina a Pompei: un'intercessione della Madonna non guasta mai. Non sono io il blasfemo, ma sono citazioni autentiche che, per i frequentatori dei social, risultano familiari. Pensare al sostegno ipocrita dei napolisti mi crea un'eruzione cutanea di risalia, mi verrebbe voglia di uscire dalla Champions, pregando che loro andassero avanti in Europa League, fino alla finale, per poi perderla. E' la pena del contrappasso, bamboli. Troppo ridicoli, loro con a capo il mister e tutto il “cucuzzaro”, partendo dal presidente in motorino senza casco. Ahahahahah, una risata li seppellirà, indipendentemente da Londra.