Un primo tempo senza nemmeno un tiro, anche fuori dallo specchio della porta avversaria, si fa difficoltà a ricordarlo. Pure lo score finale la dice lunga su che partita è stata quella giocata dai bianconeri contro la Lazio, uscita dal campo immeritatamente sconfitta: 17 tentativi laziali contro i solo 6 della Juve, 6 tiri in porta contro 3 (ma 2 in rete).
Non è mai semplice affrontare la Lazio in casa sua (già la scorsa stagione la Juve la spuntò solo nel recupero), ma stavolta lo è stato più di altre volte, vuoi per una forma fisica non ottimale (il richiamo di preparazione, interrotto dalla sfida di Supercoppa e poi ripreso post Chievo, ha prodotto i suoi effetti) vuoi anche per scelte tattiche non azzeccate. Con ammissione dello stesso allenatore, cominciando dalla soluzione Can come play-basso: non è nelle sue corde, infatti ha sbagliato l’impossibile.
Motivo: dispone di una rosa più competitiva rispetto a quelle di molte altre squadre, soprattutto in Italia. Ad Allegri è bastato togliere Douglas e Matuidi, buttare dentro Bernardesci e Cancelo e la partita ha cambiato faccia. A conferma che una panchina ricca di qualità aiuta mica poco. Il segreto delle vittorie a catena di questa Juve, al momento, è tutto qui. Basterà per superare l’Atletico del Cholo? Perché ai tifosi di Madama interessa solo quello.
Ha incassato fino allo stordimento, e Immobile ha avuto a disposizione il colpo per metterla a tappeto, ma l’ha fallito. E’ venuta puoi fuori la Juve versione Balboa e con un doppio gancio ha steso l’impavida Lazio. Solo l’ultimo episodio della serie “Fino alla fine” trasmessa in esclusiva negli stadi della Serie A. Da un possibile 2-0 si sarebbe addirittura potuto chiudere con un 1-3 se Cancelo (straordinario) nell’ultima ripartenza non avesse ecceduto in altruismo ma tirato in porta, anziché appoggiare a Bernardeschi in mezzo all’area. Lo ammetto, sarebbe stato troppo.
Corsi e ricorsi storici, lo chiamano “il bello del calcio”. Si, ma vaglielo a dire oggi ai tifosi laziali, te menano.
Dicono anche che in Champions serva tanta fortuna: bene, oltre a CR7, l’alta qualità tecnica della rosa, la difesa a tenuta stagna (pur subendo tanto, dalla Lazio ha incassato solo un’autorete) la Juve dovrà puntare anche sul cul de Max. Per vincere serve pure quello.
@MarcelloChirico