Confermabile, nonostante qualche dubbio riferito all'ultima stagione. Adrien Rabiot farà parte della Juventus del prossimo anno, a meno di offerte clamorose per il suo cartellino. Sì, perché perché dopo due anni di ambientamento, Rabiot ha chiuso la stagione in crescendo e ora può ritagliarsi un ruolo anche nella Juve di Max Allegri. Lui che per Allegri si era avvicinato la Juve, ma che mai lo ha incontrato in bianconero. Lo vedrà dopo l'Europeo, che racconta di un Rabiot anche titolare nella Nazionale favorita per la vittoria finale. Il suo Euro2020 è un po' la fotografia di questi due anni, di alti e bassi continui: bene contro la Germania, meno bene contro l'Ungheria e una buona gara contro il Portogallo da subentrante, in un ruolo non suo. Per necessità, dati gli infortuni di Lucas Digne e Lucas Hernandez, il ct transalpino Didier Deschamps lo ha schierato terzino e la fiducia ha fatto il resto. 

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E' l'osservato speciale dell’estate bianconera, che per lui può voler dire conferma e per la Juve forse impennate nelle quotazioni mercato. La risposta a una richiesta improvvisa e non usuale fan ben sperare in ottica futura, perché troppo spesso Rabiot è mancato quando più contava. Si è perso nei suoi alti e bassi, nel suo essere vago e spesso fuori partita, salvo accendersi all'improvviso. Ancora troppo poco per essere un titolare inamovibile per la Juve che verrà, ma può convincere Allegri ad investire su di lui e a farlo rendere al massimo. Del resto alla Juve, dice Deschamps, è già cambiato: “Rabiot le qualità tecniche le ha sempre avute, ma alla Juventus è migliorato molto in fase difensiva. E il fatto di vivere quotidianamente la mentalità dei bianconeri, con l’esigenza di vincere tutte le partite, è stato molto importante per la sua crescita”.