Preso in controtempo da un appoggio errato di Verratti (Rabiot si aspettava un passaggio in favore di corsa), è costretto a frenare e porre rimedio. Sembra già una palla persa, un break pericolosissimo, ma Adrien sa di avere a disposizione il suo lungo e raffinato mancino.
Basta un lieve tocco, un tocco d’esterno, quasi di punta esterna, per mandare a vuoto l’avversario che in quell’istante è ancora convintissimo di intercettare o per lo meno sporcare quel pallone.
Sfera da una parte, corpo sottratto dall’altra, col povero giocatore dello Sporting Club de l’Ouest che affonda il piede a vuoto nel terreno, fondamentalmente beffato, involontariamente ridicolizzato.
Non è comune avere una sensibilità del genere ed essere alti allo stesso tempo quasi uno e novanta. D’altro canto sarebbe comico, con una stazza così, se si limitasse a usare il fioretto sfarfallando in giro per il campo. Rabiot non solo è tecnico e raffinato nel palleggio, è anche un giocatore difficile da superare, un giocatore a tratti persino falloso. Un giocatore che sa estrarre la spada.
Con un affondo degno del miglior moschettiere va in contrasto e apre così la ripartenza dei parigini.
L'IBRA DEI CENTROCAMPISTI - Sempre in Champions e sempre quest’anno, a Rabiot è capitato pure di fermare Allan con estrema facilità. Per prima cosa non abboccando al doppio passo del brasiliano.
Poi sradicandogli il pallone allungando ancora una volta la gambona. Quando è in forma, Rabiot fa coi centrocampisti e gli attaccanti avversari quello che faceva Ibra coi difensori. Li fa sentire piccoli piccoli.
DOVE GIOCHERÀ CON SARRI? – Nella conferenza stampa di presentazione è apparsa chiara la volontà del giocatore; il Duca vuol giocare mezzala sinistra. Anche se in passato ha ricoperto tutti i ruoli e le funzioni del centrocampo, compresa quella di regista/vertice basso, vuole essere per Sarri il nuovo Hamsik.
È in quella posizione che anche secondo Platini dà il meglio, non “si annoia” come invece fa quando gioca davanti alla difesa, bloccato da compiti difensivi. Nell’immagine sopra vedete un esempio del gioco posizionale del Psg di Emery. Una situazione per certi versi simile a quelle create dalla fase di possesso di Sarri. Tanti giocatori scaglionati tra le linee attendono di spalle il passaggio filtrante di Thiago Silva. E proprio Rabiot riceverà il pallone.
E se in attacco non ci sarà più Mandzukic a impensierire le difese avversarie nel gioco aereo al fianco di CR7, dalle retrovie sbucherà certamente Rabiot, forte del suo metro e ottantotto di altezza. Altro che Milinkovic-Savic..