JUVE - "L’interesse della Juve mi inorgoglisce? Assolutamente sì. Non posso negare di essere contento che si faccia il mio nome per un trasferimento alla Juve o ad altri grandi club. La mia ambizione è arrivare a giocare lì, a quel livello. E se ci riuscirò sarà merito del Sassuolo, società che mi ha fatto crescere sotto ogni aspetto. Se prenderò la maglia di Dybala? Ce l’ho già, insieme a quelle di Ronaldo e Chiellini. Stavolta tocca a Leo (Bonucci, ndr)".
CARNEVALI E FAMIGLIA - "Lo ringrazio. Sono parole che fanno tanto piacere e mi rappresentano perché grazie alla mia famiglia ho messo sempre davanti a tutto le qualità umane, il rispetto, i valori. Papà Michele e mamma Roberta mi hanno insegnato che il talento serve, ma da solo non porta a nulla: sono le doti morali a fare la differenza. In famiglia nessuno ha messo pressione a me e mio fratello Enrico che è più grande e gioca in Eccellenza. Devo molto a loro e alla mia fidanzata Elisa"
IN NAZIONALE - "Qualche battuta la fanno, ci sta. Ma non mi chieda quali… Con i compagni di Nazionale più esperti parlo molto, chiedo consigli e cerco di imparare. A Coverciano vado presto in palestra, ma Giorgio e Leo sono lì sempre prima di me. Allora capisci perché sono arrivati in alto, cosa difficile, e ci sono rimasti per tantissimi anni, cosa difficilissima"
ISPIRAZIONI - "Aguero, Tevez, Rooney: attaccanti che corrono, campioni con la garra. La garra è fondamentale perché ti spinge oltre i limiti"