IL PROVINO ALLA JUVE - "Se mi ricordo Donnarumma? E come faccio a dimenticarmelo! Era mostruoso già all’epoca. Aveva il fisico di adesso, però in un ragazzino di 12 anni. Ho il ricordo di un ragazzino potente, esplosivo, impressionante: parava tutto. Tanto che, siccome nessuno dei nostri ragazzi riusciva a segnare a Donnarumma dal limite dell’area, lo sottoponemmo a una scarica di tiri all’altezza del dischetto del rigore. Ma era comunque quasi impossibile fargli gol. Lasciava tutti a bocca aperta, Gigio".
RIMPIANTO JUVE - "Era un ragazzo differente dagli altri. Adesso è facile dirlo, ma già all’epoca comunicai al responsabile dei portieri che questo ragazzo andava preso subito perché sarebbe diventato un top assoluto. Il rimpianto è soprattutto quello di dieci anni fa, con un piccolo investimento si sarebbe potuto anticipare il Milan. Peccato, Donnarumma sarebbe stato l’erede perfetto di Buffon. Adesso c’è Szczesny, che è un altro grandissimo portiere e quindi capisco la scelta della società e di Allegri".
CENTROCAMPO - "Io avrei puntato su De Paul e Locatelli. Purtroppo l’argentino è andato all’Atletico. Locatelli è da prendere subito. È in continua crescita ed è completo: ha tecnica, fisico, gamba, è bravo a impostare e prezioso nella riconquista della palla. Meglio lui o Pjanic? «Vedrei bene entrambi. Ma se devo sceglierne uno, dico Locatelli. Il centrocampista del Sassuolo, Allegri e Dybala si riveleranno tre super colpi".