L'edizione odierna de La Repubblica, in un articolo a firma di Emanuele Gamba, commenta così la Juventus vista contro il Napoli (che viene definito "già squadra" nonostante sia stato assemblato solo negli ultimi giorni di mercato): "La Juve è chiusa nella bolla di un grande boh, fischiare non si può perché è quasi vietato rimpiangere Allegri, applaudire nemmeno perché non ce n’è occasione e allora si carica di pazienza e aspetta che questo continuo frullio di palloni e posizioni (65% di possesso palla, 621 passaggi ma soltanto 270 in avanti) partorisca prima o poi qualcosa di più di un topolino smunto". 
 

Juve-Napoli: l'analisi di Repubblica


E poi sulla scelta di Thiago Motta relativa a Dusan Vlahovic: "A metà primo tempo è sembrato rimproverarlo severamente e lui è rimasto a capo chino, ma alla fine ha negato [...]. Però lo ha tolto per mettere un non centravanti (Weah) a fare il centravanti, e insomma tra parole e atti ci sono evidenti discrepanze. Dice, Motta, che tutto va bene e che la Juventus ha giocato "certamente meglio del Napoli" ("Valutazione soggettiva", ha replicato Conte), ma questo suo totale rifiuto di abbozzare anche solo una critica ai suoi (no, una sì: "Dovevamo tirare di più da fuori") comincia a disorientare la gente e rischia persino di sminuire la solida tenuta difensiva della squadra, che non è cosa da poco".



Juventus, è un test fallito. Anche e soprattutto da Thiago Motta
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