Secondo quanto riferito da La Repubblica, la Roma rischia una maxi multa da 17 milioni fino a un massimo di 34 milioni di euro: ossia il valore delle sanzioni amministrative che il club giallorosso si troverebbe costretto a sborsare qualora venisse certificato il mancato pagamento dell'Ires (l'imposta sui redditi delle società) per 19 milioni di euro come emerso dalle verifiche della Finanza.

Sono infatti diverse le operazioni di mercato che vengono contestate alla società giallorossa dopo il blitz della Guardia di Finanza. Si ritiene infatti che il club capitolino abbia aggiustato il bilancio attraverso due tipi di operazioni che hanno generato "maggiori costi non deducibili" per circa 80 milioni di euro con 19 milioni di Ires da pagare al Fisco: da una parte delle permute mascherate da compravendite reciproche, dall'altra il ricorso in modo eccessivo alle svalutazioni di ben otto calciatori: nel dettaglio si tratterebbe di Diawara, Pedro, Pastore, Nzonzi, Dzeko, Perotti, Leandro Castan e H'Maidat. 

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Contestato uno scambio con la Juventus: ecco quale



Come detto, la Roma avrebbe operato ad un 'aggiustamento' del bilancio attraverso delle permute mascherate da compravendite reciproche. Modus operandi che alla Roma viene contestato in ben sei operazioni. E tra queste c'è anche uno scambio effettuato con la Juventus. Quale? Quello dell'estate del 2019 quando i due club imbastirono uno scambio di terzini con Leonardo Spinazzola che lasciò la Juve per approdar nella capitale, mentre Luca Pellegrini andò a compiere il percorso inverso. 

 



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