Non c’era chi non vedesse, nel gesto, valori concreti e morali in un periodo di grande difficoltà per tutti. E non solo: la scelta rivestiva anche un alto valore simbolico, perché un gruppo di persone in vista, di personaggi pubblici, di campioni che guadagnano parecchi milioni di euro al mese, decideva di decurtarsi i compensi per concorrere ad alleviare la situazione critica delle loro società. Insomma, quello che, in altri campi e non solo ora, spesso si chiedeva: perché i manager, i dirigenti dagli stipendi milionari non danno il buon esempio per primi, in momenti di palese difficoltà? Il loro “sacrificio” nei confronti del proprio datore di lavoro, può intanto concorrere a tutelare meglio il lavoro di altre persone che, nella stessa azienda, guadagnano molto meno e che la crisi potrebbero sentirla in maniera molto più drammatica sulla propria pelle.
E, invece, qualcuno lo stipendio ha cominciato a ridurselo davvero. Proprio Ronaldo, proprio i giocatori della Juventus, Sarri compreso. Non c’è voluto molto. Una veloce intesa con la società e via! Intendiamoci, si tratta di un posticipo economico sostanzioso all’anno prossimo e di una decurtazione effettiva di circa una mensilità, ma non sono proprio bruscolini.
La reazione immediata, figuriamoci, è stata entusiasta. Chi più, chi meno, ha lodato la lungimiranza della Juve capace di arrivare prima di tutti a conseguire risultati notevoli, dentro, ma anche fuori dal campo. In un batter d’occhio a Torino sono riusciti, senza annunci, senza tira e molla, a raggiungere un accordo importantissimo, col risultato che tutti, giocatori e società, ci hanno fatto una bellissima figura.
E invece? Invece no! È passato qualche giorno è sono cominciati i ma, sono fioccati i però. Insomma, sono fioriti i dubbi: vuoi vedere che tutta questa spettacolare generosità alla fine serve alla Juve? Vuoi vedere che la Juve ci guadagna perché così risparmia sul suo bilancio?
E allora? Verrebbe da dire. I dipendenti milionari che si riducono il proprio stipendio lo fanno per danneggiare o aiutare la propria azienda? E l’azienda dovrebbe rifiutarlo in nome di non si sa bene quale nobiltà? Intanto ribadiamo che anche una sola mensilità di quel calibro significa non poco. E poi sembra che, in questo Paese, il buono e l’utile, per molti, non possano andare d’accordo.