Il designatore degli arbitri di Serie A Nicola Rizzoli ha parlato in Lega Calcio degli episodi dell'ultimo weekend: "Ci vuole più professionalità senza dubbio, e per professionalità intendo non solo le capacità degli uomini e dei VAR, ma anche degli uomini e della tecnologia. Ci vuole personale più professionale. Errore in Juve-Milan? Al netto dell'ultima giornata ci sono delle analisi sul fallo di mano, degli episodi oggettivi all'interno dei quali ricade quello citato. Stop di Fabbri e Abisso? No, alcuni giornali riportano il discorso degli stop ma è una questione di gestione della squadra da parte dell'allenatore. Le persone che metto in campo devono essere in forma e in grado di fare il loro dovere, la gestione è mia. Non ci sono stop o cose precise".

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SU MANDZUKIC-ROMAGNOLI - "Nella situazione di gioco ci deve essere una violenza, se fosse stato reputato violento l'arbitro avrebbe dato il rosso. Non ci sono vie di mezzo con il giallo. Non è chiaro dal campo se ci sia contatto o meno, anche da come i due calciatori si alzano e vanno via. Sono situazioni che devono essere valutate in campo, se non viene valutata fallosa il VAR non può intervenire".

SUL FALLO DI MANO DI ALEX SANDRO - "Situazione difficile, bisogna paragonare la volontarietà all'intenzione: non è volontario ma ha intenzione di aumentare il volume del proprio corpo, giudicando la velocità del pallone, la volontà di aumentare il volume del proprio corpo va messa in contrapposizione sull'intento del difendente: se questo vuole marcare o presidiare la zona, si propende per non punire. E' un episodio che rimane nella zona grigia. Se invece l'intento è quello di creare ostacolo, allora è rigore, anche nelle cosiddette zone grigie."