"Pesa l'eredità di Hakimi? Beh, tutti hanno visto che esterno fantastico sia e come abbia lasciato il segno. Ma, con rispetto, a me non piace parlare di eredità: non mi sento come uno che ha preso il suo posto di un altro perché i giocatori cambiano sul mercato. Ora è il mio tempo e lavorerò duro per essere all'altezza. 
All'Inter ci sono stati giocatori incredibili a destra, il primo che mi viene in mente è Maicon: un esempio, vorrei avvicinarmi il più possibile ai suoi livelli". 

"Il rigore causato contro la Juve è stato il momento più duro. Mi è caduto il mondo addosso: essere coinvolto in quell’episodio in una delle partite più importanti dell'anno... Ma già dal giorno dopo ho sentito l'aiuto del club e ho provato a ritrovare l'equilibrio mentale. La settimana dopo D'Ambrosio ha segnato a Empoli ed è venuto ad abbracciarmi: non mi era mai successo, è stato uno shock positivo, un'emozione. Ho capito che tutti erano dalla mia parte".