Jordan Veretout, convocato da c.t. Deschamps al posto di Paul Pogba, è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport. Ecco le sue parole:

"A Roma c’è crisi? 
È un periodo di calo. Eravamo partiti bene e forse in troppi ci hanno visti già arrivati. Ma la stagione è lunga. L’obiettivo non cambia, la zona Champions è a 3 punti. Sta a noi ripartire.

Anche se un Mondiale l’ha già vinto con l’U20 nel 2013, è approdato alla nazionale maggiore solo quest’anno. Merito anche del calcio italiano?
 In Italia sono maturato da un punto di vista tattico e fisico, imparando dagli errori, sfruttando gli insegnamenti dei vari tecnici.

La Serie A è cambiata molto in questi cinque anni? 
È diventata un campionato molto difficile, con grandi tecnici e grandi giocatori. Ci sono almeno 8-9 squadre che possono puntare alla Champions. E le piccole possono fare risultato con le grandi. L’abbiamo vissuto a Venezia.

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Per il titolo c’è pure l’Inter
Sono i campioni in carica. Anche senza Conte hanno mantenuto il loro livello con un allenatore come Inzaghi che ha fatto bene alla Lazio, compensando l’addio di Lukaku con un grande come Dzeko. Edin è un leader in campo e fuori. E poi c’è il Napoli che con Spalletti gioca un bel calcio.

La Juve è partita male
Ma bisognerà farci i conti, è una squadra abituata a vincere.

Mou critica gli arbitri e dice che la squadra va rinforzata.
 Non spetta a me commentare le questioni sugli arbitri. Sul resto, la Roma è un progetto ambizioso che non si costruisce schioccando le dita. È normale che serva del tempo e che ci vogliano rinforzi per migliorarci sempre".