Sulla strada verso Roma, che la Juve percorrerà questo pomeriggio, Cristiano Ronaldo guida la squadra con il suo personalissimo desiderio di vendetta. Il rigore sbagliato contro il Milan brucia ancora, e a nulla è valsa la considerazione che sì, alla fine è ben più importante una finale conquistata rispetto al modo in cui lo si è fatto. Comunuque, per CR7 è diventata quasi una questione personale. Chi ha visto The Last Dance su Netflix capirà il fuoco negli occhi. 

L'UOMO DELLE FINALI - Come racconta La Gazzetta dello Sport, Ronaldo è nato per segnare nelle finali. Nessuno incarna il concetto di decisività: 19 reti in 19 finali vinte con tre club diversi; 8 gol nelle ultime 8 giocate con Real Madrid e Juventus; unico ad aver segnato in tre finali di Champions; unico con Pelè ad aver segnato una tripletta in una finale di Coppa Intercontinentale/Mondiale per club. Nel primo anno alla Juve, la finale di Supercoppa contro il Milan: a deciderla è stato proprio lui. 

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MANCA LA COPPA - Alla collezione manca proprio la Coppa Italia: l'anno scorso fu l'Atalanta (arrivata poi in finale) a eliminare i bianconeri, reduci da quattro vittorie di fila. Una casella vuota che CR7 ha intenzione di riempire quanto prima: l'ha già fatto in Inghilterra con lo United (1 volta) e con il Real, qui doppietta. Domani, la verità.