Cristiano Ronaldo torna lì dove di recente ha fatto flop. Forte delle 20 reti segnate in stagione, CR7 riparte da San Siro dopo qualche stecca di troppo, ma soprattutto dopo aver fallito l’incrocio in Serie A del 17 gennaio che ha rischiato di escludere la Juve dalla lotta scudetto. Dopo quel brutto e demoralizzante ko, Pirlo e la Juve si sono ricompattati, hanno iniziato a vincere e ripreso terreno, ma ora devono dimostrare. Inter, Roma, Inter, Napoli e Porto, una dietro l'altra, senza tregua e sosta, tutte sfide da vincere. Ronaldo deve lasciarsi alle spalle la versione abulica dell'ultimo Derby d’Italia e riprendersi il trono. La vendetta va servita fredda e sedici giorni non sono bastati a CR7 per sbollire la rabbia e superare la cocente delusione. Ma proprio la voglia di rivincita è l’arma migliore per caricare il numero 7 bianconero, scrive Tuttosport. 

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RIBALTARE - Per CR7 San Siro resta uno stadio amico e vuole continuare a dimostrarlo. Lì, lui e la Juve hanno vissuto il punto più basso della stagione vissuto, proprio contro l'Inter, anche se nel mese di gennaio spesso Ronaldo si è mostrato sottotono, a tratti fuori fase, apparentemente fuori forma. Una rotta da invertire. Fino a dicembre la sua media realizzativa parlava di un gol ogni 74 minuti, in questo inizio 2021 è scesa fino a una rete ogni 165 minuti. Appannato, stanco, poco decisivo e coinvolto, con la fuga a Courmayeur come ciliegina alle polemiche. La rassegnazione vissuta e dipinta sul suo volto a San Siro dopo il gol di Barella è il punto da cui ripartire, per tornare famelico e decisivo.