Ci sono due fuoriclasse assoluti in due discipline diverse, separati da un oceano ma uniti da una caratteristica anagrafica e sportiva. Parliamo di Cristiano Ronaldo e LeBron James. Entrambi hanno 35 anni (la stella dei Los Angeles Lakers ne compirà 36 il 30 dicembre) ed entrambi hanno numeri pazzeschi dopo i 30 anni e una fame di successi mai sopita. Avete presente il classico proverbio del vino che migliora invecchiando? Ecco.

LBJ E CR - È la Gazzetta dello Sport oggi in edicola a fare questo parallelo tra i due campioni sempreverdi. James, a scanso di incredibile rimonta dei Miami Heat, stanotte o nei prossimi giorni si appresta a vincere il suo quarto titolo Nba, e in qualità di coproprietario del Liverpool (detiene una piccola quota del club campione d'Inghilterra) in passato ha indicato proprio CR7 al primo posto tra i suoi giocatori preferiti. Ronaldo intanto si gode le sue 300 partite da professionista disputate dopo i 30 anni (252 coi club e 48 in nazionale) con la cifra mostruosa di 279 gol segnati, e dimostra di non arretrare di un centimetro dalla sua mentalità vincente che lo contraddistingue. 

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RETROSCENA - Domenica sera, racconta la Gazzetta, il portoghese ha fatto una sfuriata con la dirigenza, davanti ai compagni, perché voleva poter rispondere alla convocazione del c.t. Santos per la Spagna, pur trattandosi solo di un'amichevole. Ed è stato infatti il primo bianconero a decidere di lasciare anzitempo la bolla del J Hotel.