Nessun caso, nessun chiarimento, perché non ce n'è bisogno, perché è tutto normale, comprensibile. E' questo il riassunto delle ultime settimane e di quanto detto, qua e là, dalla Juve e dai suoi rappresentanti dopo la smodata reazione di Cristiano Ronaldo al momento della sostituzione contro il Milan. Tutto minimizzato, come suole fare in una società che sa dove e come operare. Qualcosa però rimane e negli strascichi della vicenda si intravede un cambiamento, negli umori, nei modi di fare. Nella percezione del fenomeno, soprattutto in quella che di lui hanno tanti tifosi, probabilmente i più delusi dalla situazione.  

La Juve va a Bergamo, mentre Ronaldo resta a casa. A curarsi per il fastidio al ginocchio, per essere al meglio dalla prossima partita e in futuro. Una scelta orientata a far recuperare tutte le energie a CR7, che però in Portogallo aveva mostrato di essere più che in forma. Quattro gol in due partite e appena 11' più recupero saltati sui 180' totali, perché uscire dal campo è un'opzione poco contemplata e contemplabile, specie se ci sono record individuali da raggiungere. E con la Nazionale il riferimento sono i 109 gol segnati dall’iraniano Ali Daei, migliore di sempre. Sarri, però, ha frenato, mostrando anche un po' di preoccupazione: "Nella riunione di martedì è emerso che nella prima partita in Nazionale era stato meglio e nella seconda ha avuto gli stessi problemi delle ultime gare. Abbiamo preparato un programma per cercare di togliere questo acciacco che lo sta condizionando, anche mentalmente, cercando di farlo allenare allo stesso tempo. L’obiettivo è diventato la partita con l’Atletico martedì".

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E allora stop. Fermo e alla prossima. In Champions, il suo reale obiettivo, dove vuole essere sempre al top, per nuovi record e successi. E dove ha già detto che giocherebbe le sue uniche partite in stagione, se potesse. Basterebbe alla Juve? Ecco, questa forse appare un'ottima occasione per capir quanto e come l’interesse di Ronaldo possa coincidere con quello della Juve. In quali occasioni, ora e un domani.