Cristiano Ronaldo si confessa in un'intervista a France Football, che ha diffuso un'anticipazione dei temi affrontati dal fuoriclasse portoghese della Juventus. Si parte con il Pallone d'Oro: "L'ho già detto diverse volte, vincere il sesto non è un'ossessione. Nel mio cuore, so di essere uno dei migliori calciatori della storia e chiaramente mi farebbe piacere rivincerlo, mentirei se dicessi il contrario. Lavoro ogni giorno per segnare gol e vincere partite, senza farmi trascinare da un'ossessione, ma credo di meritarlo".

SULL'ADDIO AL REAL - "E' stata una scelta giusta. A Madrid mi sono tolto tante soddisfazioni e ho vissuto momenti meravigliosi che mi porterò sempre nel cuore, insieme a giocatori incredibili. Anche con i tifosi il rapporto è stato splendido. Ma credo che dopo 9 anni fosse arrivato il momento di cambiare squadra. Florentino Pérez? Il nostro rapporto non è mai andato oltre l'aspetto professionale, quello che mi diceva non veniva mai dal suo cuore".

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SUL PASSAGGIO ALLA JUVE - "Non sono venuto alla Juve per i soldi. Ma al Real Madrid non ero più considerato come prima. All'interno del club, in particolare da parte del presidente (Florentino Perez, ndr), non mi hanno considerato più come all'inizio. I primi quattro o cinque anni, ho avuto la sensazione di essere Cristiano Ronaldo. Meno dopo".

SULL'ACCUSA DI STUPRO - "Ho spiegato tutto alla mia compagna, mio figlio Cristiano jr è troppo piccolo per capire. Chi ne ha sofferto di più sono mia madre e le mie sorelle: sono sconvolte ma allo stesso tempo molto arrabbiate. E' la prima volta che le vedo in questo stato".