La prima stagione di Cristiano Ronaldo è finita. Domani il portoghese non sarà a Genova per il match di chiusura del campionato contro la Sampdoria del capocannoniere Fabio Quaglieralla. L'ultimo obiettivo di CR7 era proprio quello di raggiungere e superare l'attaccante blucerchiato in cima alla classifica dei bomber ma le cinque reti di scarto a 90 minuti dalla fine della stagione rendono l'impresa impossibile. "E' giusto che giochno gli altri", ha dichiarato Allegri nella sua ultima, rilassata, conferenza stampa di oggi. Ventuno gol in 31 partite di campionato, 28 totali in 43 partite stagionali. La prima stagione di Ronaldo in Italia è stata un successo, nonostante il giro a vuoto in Champions che però non può certo essergli imputato.

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CAMPIONATO - In Serie A ha vinto sia lo scudetto che il premio come miglior giocatore dell'anno. Era accaduto lo stesso anche in Inghilterra ed in Spagna: un altro piccolo record per CR7 che in Champions ha segnato tutti e cinque i gol messi a segno dalla Juve nella fase ad eliminazione diretta. Prima, nei gironi, ne aveva fatti solo uno (bellissimo) all'Allianz Stadium contro il Manchester United. Certo, Cristiano era arrivato proprio per la Champions, "La Juve lo scudetto lo vinceva anche con Matri"; ripetono in molti in questi giorni. Con tutto il rispetto per gli altri attaccanti passati da Torino negli ultimi otto anni, nessun altro aveva avuto un impatto così devastante nelle 'partite che contano' in Europa. L'uscita dalla Champions non è certo colpa sua. Dopo la partita persa contro l'Ajax scrivemmo che la Juve non era stato all'altezza del suo campione. E ad un mese di distanza la sensazione resta quella.

VERSO IL FUTURO - Anche lui avrebbe voluto una squadra diversa, più propositiva, come dimostra il gesto dopo l'eliminazione dalla Champions; il più eclatante del suo primo anno in bianconero. Cristiano ha però dimostrato di essere uno dei calciatori più forti di sempre. Per qualità tecniche, fisiche e mentali. Né il suo anno né quello della Juve sono stati fallimentari, chi lo dice non sa cosa sono i fallimenti. Però si può ancora fare di meglio, questo si, perché a livello di trofei questa è stata la peggior stagione dell'era Allegri ma se c'è una lezione che ha lasciato il tecnico livornese a questo gruppo è che 'il calcio è un gioco di conoscenza'. Cristiano ha vinto ma sa di essere solo all'inizio, la prossima stagione non sarà più una novità e lui ha ancora tanti obiettivi. Vincere la Champions, vincere ancora il Pallone d'Oro. Avesse potuto vincere la classifica marcatori, avrebbe giocato anche domani. Intanto la sua prima stagione in bianconero è già finita. Ora un po' di riposo e poi la Nations League con il Portogallo con la consapevolezza che lui, più di così, per la Juve non poteva fare.

@lorebetto