Con Cristiano Ronaldo in campo si parte sempre dall'1-0. Facile a dirsi, già. Ma è così per davvero. Il portoghese segna sempre e comunque, e quando sente quella musichetta della Champions in sottofondo si esalta ancora di più. "Da adesso è come se iniziasse una nuova competizione" ha scritto ieri su Instagram riferendosi alla gara di stasera contro il Porto, andata degli ottavi di finale. Le gare a eliminazione diretta lo rendono ancora più forte, più invincibile. Quando sente la pressione si carica ancora di più. Lui, e gli altri? Perché se segna sempre lui, il campanello d'allarme si accende per gli altri attaccanti, come riporta il Corriere dello Sport.

NESSUNO COME LUI - CR7 è una macchina da gol e lo sappiamo: stasera giocherà la partita numero 67 nella fase a eliminazione diretta della Champions, nella quale ha segnato 62 gol. Dietro di lui, ma molto dietro, Leo Messi a quota 46 reti. Nessuno come Cristiano nella storia della competizione, e anche oggi, a Oporto, dove lui è uno di casa, proverà a fare la differenza tra la difesa di Sergio Conceiçao. Da quando è arrivato alla Juventus ha segnato sette gol in sei partite di Champions: numeri che esaltano l'ex Real Madrid ma aprono un grande problema in casa bianconera.

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GLI ALTRI - Sono state sue le tre reti che hanno ribaltato l'Atletico Madrid due stagioni fa, suoi i due gol segnati contro l'Ajax di de Ligt e suoi i due entri contro il Lione nell'ultima gara di Sarri sulla panchina della Juve. Insomma, tutto gira intorno a Ronaldo. Forse troppo. Bisogna trovare un'alternativa al portoghese, che in 26 presenze in questa stagione ha fatto 23 gol. Gli altri attaccanti, Morata, Kulusevski e Dybala, appena 9; quattro dei quali contro il Ferencvaros tra andata e ritorno.