Dai 17 ai 35 anni c'è un minimo comun denominatore che ha sempre accompagnato Cristiano Ronaldo durante tutto il suo percorso da calciatore: il gol. L'attaccante vive per segnare, CR7 ancora di più. Era il 7 ottobre del 2002 quando con la maglia numero 28 dello Sporting Lisbona ha fatto le prime due reti contro la Moreirense: prima di destro, poi di testa. In pochi minuti aveva fatto capire subito di che pasta è fatto. 

20 ANNI DI GOL - Ai tempi era un ragazzino ambizioso che voleva diventare il più forte di tutti, oggi è il migliore al mondo e insegue un nuovo primato personale: se dovesse segnare contro l'Udinese, entrerebbe nella cerchia ristretta di giocatori che sono andati in gol per vent'anni consecutivi. Dal 2011, sette volte su dieci è riuscito a segnare alla prima partita dell'anno. Il tempo passa, i gol si raddoppiano: nel 2020 ha segnato 33 reti, nell'anno precedente si è fermato a quota 17. 

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RIMONTA SCUDETTO - Il portoghese ha festeggiato il Natale con il premio di miglior giocatore del secolo sotto l'albero e il capodanno con Pinsoglio e pochi altri amici. Il resto dei giorni ha lavorato a testa bassa. Come sempre. Cristiano sa che con i suoi gol deve trascinare la Juve in alto, scalando la classifica punto su punto a partire dalla gara di stasera contro l'Udinese. In questa stagione Ronaldo ha segnato un gol ogni 73' (16 su 39 gare), senza di lui la squadra di Pirlo ha perso col Barcellona e pareggiato con Crotone, Verona e Benevento. Oggi c'è, e si farà sentire.