La sconfitta fa male, perché arriva dopo una brutta partita dei bianconeri e anche perché è la seconda in Champions, dopo l’1-2 di Torino contro Mourinho. E se fossero vere le parole di qualche giorno fa di Allegri (“La partita più importante non è contro l’Inter ma contro lo Young Boys”), lo stop svizzero sarebbe ancora più grave. La Juve gioca male, non è mai lucida. Colpa del campo, come vedremo, ma anche di un atteggiamento che non convince.
E CHE SCIOCCHEZZA! - Le stupidaggini si pagano e quella di Douglas Costa ha un prezzo alto. Certo, è un’ala, un attaccante, e quando deve difendere non gli si può chiedere di fare il Chiellini. Però, in quell’occasione, la combina grossa: ha la palla dentro la sua area, spostato sulla destra, è senza pressione, senza avversario, e la gira, alzandola, verso sinistra ma sempre in area, Alex Sandro deve stopparla, Ngamaleu cerca di portargliela via, lo juventino lo abbraccia e poi lo butta giù. Rigore, tiro di Hoarau, Szczesny va dalla parte giusta, tocca la palla che sbatte sul palo e va dentro.
IL CAMPO È UNA PENA - Allegri sceglie una Juve piena di ali. Ne mette tre autentiche, più una...rivista: Cuadrado fa il terzino destro, Douglas Costa l’esterno davanti a lui, Bernardeschi l’esterno sinistro e in attacco, accanto a Ronaldo gioca Mandzukic che, da ala, ha fatto in passato una stagione straordinaria. L’idea è di ripartire in velocità, ma il problema è il campo, è la sabbia, è la palla che frena e i bianconeri che frenano male. L’Uefa, sempre così attenta alla regolarità dei suoi tornei, dovrebbe intervenire: un conto è giocare sull’erba, un conto sull’artificiale. I tornei di tennis si giocano tutti sullo stesso terreno: o artificiale, o terra rossa, o erba. Non si può cambiare. Certo, si sapeva prima, ma l’abitudine a questo tipo di campo conta, eccome. Non si controlla la palla allo stesso modo, non si prevede il rimbalzo come sul prato. Ogni volta che il pallone ricade giù, si alza la nuvoletta di sabbia. Come giocare nel deserto. Forse non è un caso se Cuadrado si fa male dopo 20 minuti, esce per un problema al ginocchio sinistro e viene sostituito da Alex Sandro.
RADDOPPIO IN CONTROPIEDE - I campioni d’Italia cercano di riprendere la partita, ma lo sforzo prolungato li espone al contropiede dello Young Boys e su uno di questi i campioni di Svizzera chiudono la contesa. Attacco micidiale di Ngamaleu, palla precisa per Hoarau, Bonucci lo chiude dalla parte sbagliata, gli concede il sinistro e di sinistro il bomber francese pizzica l’angolo dove Szczesny non può arrivare. E’ una Juve confusa, incerta, titubante. Ronaldo non si vede più, Douglas Costa gioca una partita tutta sua, Bernardeschi sbaglia passaggi e lanci. Allegri, che ha già messo Emre Can al posto di Pjanic, prova con Dybala al posto di De Sciglio.