Martina Rosucci, centrocampista della Juventus Women, si racconta a La Gazzetta dello Sport a pochi giorni dalla finale di Coppa Italia contro la Fiorentina: "Prima eravamo solo sportive, ora siamo anche donne. Come nella vita di tutti i giorni, ci sono donne più vanitose di altre. Io lo sono e sempre lo sarò. Poi quest’anno è cambiato tutto, con l’entrata di Sky nel calcio femminile c’è maggiore attenzione all’aspetto mediatico".

INFORTUNIO - "Mi ruppi i legamenti dello stesso ginocchio due anni e mezzo fa. Ma siccome sono forte e positiva, dico che questa volta è stato tutto più facile. Grazie all’esperienza della prima In campo con la Fiorentina? Fosse per me sì. Sto bene fisicamente, mi manca minutaggio ma è normale dopo un lungo infortunio".

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JUVE - "Ale Del Piero me ne ha fatto innamorare. Giocatore e uomo straordinario. Anche se a livello tecnico io mi sento una Marchisio. E poi la mentalità di questo club: ora che ci sono, la respiro a pieni polmoni. Quando andiamo in trasferta siamo odiate e amate per lo stesso motivo: lo spirito Juve".

FUTURO - "Il mio nel breve è la laurea in scienze motorie, mi mancano due esami e mia mamma mi stressa... (ride). Più in là mi vedo allenatrice. Quello dell’Italia è il professionismo. È ridicolo non avere le stesse tutele degli uomini. Manca solo un decreto legge. Presto arriverà".