SUL CAGLIARI - "Devo dire che ho portato Michela e Tommaso in un bel posto. Ringrazio il Cagliari e le persone che mi hanno voluto qui. Oltre al presidente il direttore Pierluigi Carta. È una città meravigliosa. Ora ci siamo sistemati in casa. Ho trovato un gruppo valido dal punto di vista tecnico e dei ragazzi molto per bene. Alcuni, come Cragno, Pavoletti, Cerri già li conoscevo. Siamo un bel po’ di toscani tosti, compreso l’allenatore Semplici. Vedo tanta umanità. C’è una classifica che non meritiamo e siamo uniti per cercare di toglierci da questa situazione di classifica. C’è una regione intera che tifa per il Cagliari, un posto caliente, passionale".
SUL RENNES - "Ho voluto andarmene perché avevo iniziato a pensare troppo e quando pensi troppo significa che qualcosa non va. E mi sono deciso a venire a Cagliari. Ero andato anche per la Champions, che è svanita. Ma lì ho avuto un infortunio al flessore, una lesione e poi una ricaduta. Non sono stato fortunato, ma non mi pento affatto della scelta. Volevo dimostrare qualcosa a me stesso, volevo un cambiamento".
SU ALLEGRI - "Lo definirei un maestro. Una persona vera, che sa gestire uomini e gruppo. Non ho giocato tanto, ma ho sentito la sua stima e la sua umanità".