E in questo senso, era ed è ancora oggi una certezza Daniele Rugani. Per questo motivo la sua cessione potrebbe addirittura far male: non che la Juve non possa sopperire a una sua eventuale assenza, ma tutto il percorso creatogli attorno – ed effettuato dal ragazzo – lasciavano presagire un futuro diverso. E una continuità di fondo che avrebbe aiutato a superare i primi acciacchi e i primi tormentoni sui titolari della stagione che verrà.
IL MOMENTO – Sessantasette partite, 5 gol. In tre stagioni la media non è affatto male, se consideriamo le gerarchie – più o meno rigide – di Massimiliano Allegri. Sì, si può dire: Daniele Rugani è un perno fondamentale di questa squadra. Ed è uno dei remi più importanti quando il mare è in tempesta e manca la forza lavoro principale. Ecco: forse sta tutto lì, il problema. Sta nella considerazione segmentata che non gli riesce a conferire lo status di gran giocatore, né una finestra spalancata sul domani in grado di giustificare panchine e perenne attesa.
Nella gallery, ripercorri i momenti più belli di Rugani in bianconero!
@CriCor9