“Chiesa è il nostro Sinner”. Chi l’ha detto? Risposta A: il/la tiktoker a caccia di visualizzazioni. B: il/la opinionista in cerca di discussioni. C: Luciano Spalletti.
È esatta la risposta C, consonante che peraltro era un’iniziale: c.t., commissario tecnico. Una volta si diceva proprio così. Quello della nazionale non era l’allenatore, bensì il CT. Significava un professionista che aveva poco tempo per allenare in campo e quindi si limitava a selezionare la ventina di giocatori tecnicamente più bravi e in forma. Ma non divaghiamo. Torniamo all’idolo azzurro di cui abbiamo tanto bisogno. Sinner e Chiesa si assomigliano? Boh. Se l’ha detto Spalletti… In comune hanno una certa freddezza d’esecuzione, nei momenti di maggior tensione. E anche lo sguardo fisso, in alcuni frangenti. Occhi spalancati, dritti sull’obiettivo. Ma il tennista ha quattro anni di meno, mentre Chiesa è un ventiseienne “finto giovane”. Sinner è altoatesino quasi montanaro, il calciatore genovese quasi marinaio. Uno quest’anno si è arrampicato fino al numero 4 al mondo, l’altro non è entrato nella Top30 del Pallone d’Oro.
Visto come gioca Chiesa in azzurro? L’abbiamo visto eccome. Infatti non c’era nella sciagurata notte di Palermo in Mancini salutò (di fatto) sia il Mondiale che la nazionale. E non c’era nemmeno un paio di mesi fa a Skopje, Macedonia, per il debutto di Spalletti sulla panchina azzurra, con pareggio opaco come un’abbronzatura di settembre. Stavolta invece c’era… Ha giocato bene, indubbiamente meglio del solito. Infatti, al confronto con l’ultima partita di campionato, Juventus-Cagliari 2-1, i numeri dicono che ha tirato 6 volte in porta (anziché 4) con 4 tocchi nell’area avversaria (anziché 2). Incuriosiscono anche altri due confronti fra Italia-Macedonia e Juve-Cagliari. Dribbling tentati: 6 in azzurro, 0 in bianconero. Movimenti palla al piede: 15 con l’Italia, 8 con la Juventus. Il tutto con lo stesso numero di palloni giocati, in proporzione ai minuti in campo. Questi dati meritano una lettura semplice e obiettiva. Con lo stesso numero di passaggi e azioni, Chiesa era molto più ispirato nelle giocate personali rispetto a quelle collettive. Infatti i dribbling (6-0) e le azioni palla al piede (15-8) simboleggiano iniziative singole.