Le parole di Arrigo Sacchi, intervenuto dalle colonne de La Gazzetta dello Sport: "Il Milan negli ultimi 32 anni ha vinto ben cinque Champions grazie a un football offensivo e di dominio, facendo scuola in tutto il mondo ma assai poco in Italia: nemo propheta in patria. Nello stesso periodo, il calcio all’italiana basato su difesa e contropiede ha vinto invece una sola volta, con l’Inter di Mourinho. I numeri sono chiari, ma non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. (...) Il mercoledì è stato migliore rispetto al martedì per le nostre squadre. La Juve ha ritrovato lo spirito di squadra battendo il Chelsea campione in carica. L’incontro non è stato spettacolare, e anche Tuchel avrà problemi se i suoi giocatori non ritroveranno un atteggiamento più modesto e il proprio gioco. Lo scrittore premio Nobel Romain Rolland diceva: «Eroi sono tutti coloro che fanno quello che possono fare». Ebbene gli uomini di Allegri sono stati degli eroi perché hanno dato tutto quello che potevano, e anche questo fa ben sperare. Hanno compiuto il primo passo per tornare a essere competitivi a livello internazionale, tuttavia sarà importante che ritrovino sinergia e dominio del gioco."

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ATALANTA - "Infine l’Atalanta di Gasperini ha battuto il coriaceo Young Boys e si conferma una realtà. I bergamaschi ancora non sono al top ma è sempre piacevole vederli giocare e uscire dal campo vincitori con merito. Quella dei Percassi e del maestro Gasperini è la squadra italiana che negli ultimi anni ha avuto i migliori risultati in Europa. È anche la meno ricca — o quella con meno debiti — e ha puntato tutto sulle idee, sul lavoro e su un football offensivo e di dominio. Quindi i dirigenti, i media, i tifosi dovrebbero pretendere un calcio più emozionante, divertente e convincente. Solo così si arriva a vincere, come la storia sta dimostrando. Il confronto ormai non è più nazionale ma internazionale. Senza questa dimensione vi possono essere solo debiti e insuccessi."