Arrigo Sacchi ha parlato della vittoria in Europa League di Maurizio Sarri, manager del Chelsea accostato con forza alla panchina della Juventus, nel proprio editoriale su La Gazzetta dello Sport:
"Maurizio Sarri era già un vincitore pur senza aver mai vinto Coppe e campionati di Serie A. Era un vincitore morale per la qualità e la bellezza del gioco che le sue squadre esprimevano a prescindere dal valore tecnico dei giocatori. Mercoledì sera ha accontentato anche i critici cultori del «vincere» battendo 4-1 il forte Arsenal e diventando fra l’altro il primo tecnico italiano a guadagnarsi l’Europa League. Ma era già straordinario, in passato, vedere le sue squadre giocare bene e divertire. ll suo Napoli, poi, è stato l’unico argine credibile allo strapotere juventino, pur non potendo competere per storia, organizzazione societaria, fatturati e organico: ed è da ricordare anche la cessione di Higuain (36 reti in un campionato) proprio alla Juve. Ma la squadra possedeva un gioco, uno stile e un’armonia che incantavano per la bellezza ed esaltavano i giocatori, facendo innamorare i tifosi napoletani e non solo. Ecco perché Maurizio Sarri era già un vincitore: regalava emozioni, idee, coraggio, armonia e un gioco scintillante. Un vero spettacolo! Non so se rimarrà a Londra, di sicuro ha dimostrato il suo valore in situazioni parecchio complicate. In bocca al lupo per un futuro sempre migliore".