Sacchi: «Juventus tagliata fuori per il tricolore o ancora in corsa? Difficile dirlo. Io sono abituato a valutare come gioca una squadra, nel bene o nel male, e non il risultato finale. Lo Zenit mi è sembrato l’avversaria perfetta per far ritrovare alla Juventus serenità e autostima. Però i bianconeri in Champions si sono impegnati e questo può essere importante per l’allenatore, che così inizia a vedere chi dà tutto, chi è motivato e chi è funzionale. Va dato tempo ad Allegri. Napoli? Mi hanno impressionato con il Bologna, ma molto meno con la Salernitana. La storia dice che non è semplice vincere a Napoli, l’aspetto sociologico incide. Il tempo dirà».
Lippi: «Il Napoli è la squadra che mi convince maggiormente, anche più dei rossoneri. Ha due ottimi portieri (Ospina e Meret), Koulibaly che è uno dei più forti difensori al mondo, il preziosissimo Anguissa in mezzo al campo e davanti un attaccante come Osimhen che fa un po’ di tutto: pressa, attacca gli spazi, domina nel gioco aereo e segna in modi diversi. È una delle migliori punte arrivate in Serie A ultimamente e a livello fisico in qualcosa ricorda Asprilla. Accanto a questi giocatori, poi ci sono Fabian Ruiz, Insigne, Zielinski, Politano, Lozano... Per me il Napoli è la più forte e Spalletti, oltre che carico, mi sembra riflessivo. Complimenti per la partenza fantastica».