RIABILITAZIONE - "Quando succedono queste cose, un giorno vai a bomba e il giorno dopo di sicuro c'è qualcosa che non va. I giorni peggiori sono stati quelli in cui facevo fatica a fare le cose in palestra. Ti buttano un pò giù ma poi arriva il giorno dopo e le cose vanno meglio. Un giorno peggiore non credo ci sia stato".
BONANSEA - "Ha avuto una presenza particolare. Mi ricordo quando mi ha preso in braccio e abbiamo passato insieme parte della riabilitazione perché anche lei purtroppo è stata fuori qualche mese. Da un lato mi dispiaceva ma ero felice che ci fosse qualcuno a tenermi compagnia. Pensare di passare mesi da sola a Vinovo non era bellissimo. E' stata una compagna di lavoro, poi lei è un'atleta. Ci spronavamo a vicenda e lei mi ha aiutato tanto. Anche quando siamo rientrate, prima lei e poi io, sentivamo qualcosa di particolare".
GOL - "Quello contro il Chievo è stata una liberazione. Il mio mancino è un po' quel che è...E' uscito un tiro un pò così ma è stato bello. Ero incredula perché non credevo entrasse, poi mi sono arrivate tutte addosso, sono corsa in panchina perché tutte mi stavano aspettando, è stata una grande emozione".
NATALE - "Ricordo la prima festa di Natale alla Juve. Eravamo felicissime e curiosissime. Come le cene di Natale anche i nostri incontri con il settore giovanile sono cose di particolare. Da bimbi e bimbe di sette anni a ragazzi e ragazze della Primavera, qualcuna si allena con noi, quindi è stato strano fare l'autografo anche a loro".