PARTITA - "Quando c’è in palio qualcosa, hai sempre da perdere. Che poi la posta in palio sia da giocare contro una squadra molto forte, sia in Italia che in Europa, oltre che in borsa, è un dato di fatto. Il periodo di appannamento è stato circoscritto a tre partite, non ci fosse stato ora saremmo terzi in classifica. La squadra non ha avuto un periodo di appannamento, ha dato tutto oltre le sue possibilità. Ultimamente abbiamo raccolto tre risultati positivi, ma la dodicesima è a quattro punti dalla Sampdoria. Bastano due domeniche a cambiare la classifica. Io sono realista, non mi cullo, non mi bevo più di tanto questa classifica. Ora abbiamo la Juventus, poi la Coppa Italia, subito dopo Fiorentina e Napoli. Ci vuole un attimo a cadere di nuovo".
QUAGLIARELLA - "Lo abbiamo anche noi un Ronaldo in squadra (ride ndr). È stimolante giocare contro Cristiano Ronaldo, ma non dimentichiamoci gli altri. Hanno un potenziale offensivo straordinario. Se io fossi un difensore della Sampdoria, sarei stimolato. Una grande partita ha una cassa di risonanza importante, per far parlare di loro. Quagliarella è il Ronaldo della Sampdoria? Ha una percentuale realizzativa molto alta, ogni domenica lascia la sua firma. È il nostro Ronaldo, ma lo sarebbe in qualsiasi squadra. Difesa? Gioca Colley sicuro, poi uno tra Tonelli e Ferrari, dipende chi sta meglio".
SCONTRI - "Gli scontri di Milano? Non voglio accodarmi a quanto hanno detto gli altri. Ci vogliono le regole e il rispetto. Tra un mese sarà dimenticato e se ne riparlerà quando accadrà di nuovo. Siamo un paese così, non aggiungo altro".