Maurizio Sarri ha rilasciato una lunga intervista a Sportitalia in cui ha parlato anche della Juventus, di Cristiano Giuntoli e di Massimiliano Allegri: "Giuntoli? È l’uomo giusto per questo momento storico della Juve. Devono ricostruire e Cristiano è un fenomeno in queste situazioni. Penso sia il momento giusto per andare alla Juve, purtroppo per noi Lazio metterà a posto la situazione. Non so la velocità dell’approccio, so che alla fine risolverà la situazione”.

SU CHIESA E VLAHOVIC - “Prima o poi torneranno a fare stagioni di alto livello. Sono ragazzi che hanno tanta qualità, possono sbagliare una stagione, ma torneranno presto sul loro livello."

SUL PERIODO ALLA JUVE E LA CHAMPIONS - "Penso che sia cambiato anche il contesto. In quel momento lì la Juve veniva da otto scudetti di fila, aveva fatto due finali di Champions e tutti pensavano fosse naturale vincere lo scudetto e andare avanti in Champions. A me è stato rimproverato un percorso in Champions dove ho fatto sei vittorie, un pareggio a Madrid (contro l’Atletico, ndr.) e una sola sconfitta, che con le regole di oggi saremmo andati a supplementari. Con una squadra considerata scarsa ma che se non ricordo male il turno dopo ha mandato fuori il City. Però in quel momento la visione della Juventus era che dovesse essere il top d’Europa, in maniera non del tutta logica, perché all’epoca era decima o undicesima per monte ingaggi e per fatturato in Europa”.


ANCORA SU GIUNTOLI - "Giuntoli ha delle qualità importanti, la più importante è il coraggio. Non si fa il problema di mettere sul mercato un giocatore importante e dall’altra parte prendere uno sconosciuto. Questa è sempre stata la sua grandissima forza: il coraggio unito alla competenza che ha lui, che ha anche un grande collaboratore come Beppe Pompilio, lo porta a fare grandi cose".


SUI PROBLEMI DI ALLEGRI - “Un allenatore di questo livello può star fermo anche due anni però ci sono situazioni che ti servono anche per ricaricarti. Massimiliano mi sembra che quest’anno ha dovuto gestire una stagione con delle difficoltà enormi, tra infortuni e tutto quello che è successo intorno alla Juve è chiaro che si è trovato in una situazione di estrema difficoltà. È un anno che non va preso troppo in considerazione”.