Daniele Croce, centrocampista della Cremonese e pupillo di Maurizio Sarri, che ha avuto come allenatore in cinque delle sue otto squadre, ha commentato il suo possibile arrivo alla Juventus ai microfoni di Tuttosport: "Se avevo mai pensato a Sarri allenatore della Juventus? Sinceramente no, anche se so che quando eravamo a Empoli la società bianconera lo apprezzava. Quando l’ho letto mi è sembrato strano, ma mi ha fatto molto piacere». 
 
RIVALITA' CON LA JUVE - «Ci siamo anche presi in giro più di una volta... Da una parte tifavo per lui e per il suo staff tecnico e sono felice che a Napoli abbiano fatto cose straordinarie. Dall’altra avevo la mia passione per la Juve». 
 
ALLA JUVE - "Sarei molto curioso di vederlo alla Juve. E’ vero che è lontano dall’immagine classica dello stile Juve e che è diverso dagli ultimi allenatori bianconeri. Però vorrei vederlo con una squadra così forte, è una persona molto intelligente e dall’unione tra le potenzialità della squadra e le sue capacità potrebbe nascere qualcosa di veramente grande". 
 
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DIFFICOLTA' - «Il tempo. L’unico problema potrebbe essere quello. Chiedergli nel giro di un mese quello che ha fatto a Empoli e a Napoli, ma rapportato alla qualità della Juve, non è possibile. Ma se la società lo sceglierà questo lo sa. Altri motivi che possano precludergli di fare bene in bianconero non ne vedo. A parte la tuta (ride, ndr)... Ma non so se gliela lascerebbero tenere». 

PJANIC - «Credo che sarebbe il primo giocatore che Sarri chiederebbe di tenere, se arrivasse alla Juve. Pjanic è perfetto per il suo gioco e ha qualità fuori dal comune, tutti i palloni passerebbero da lui. Sarebbe un punto fermo». 
 
RONALDO - «Ronaldo può giocare anche con me o lei come allenatori... A parte gli scherzi, quello di Sarri è un calcio offensivo e propositivo, con il baricentro alto. E credo che Ronaldo potrebbe trarne solo benefici, al resto penserà lui con le sue qualità». 
 
TIFOSI - «Il rapporto? C’è un solo modo: i risultati. Anche Allegri non fu accolto benissimo, poi con i risultati e un lavoro splendido ha dimostrato di essere un fenomeno di allenatore e si è guadagnato la riconoscenza che lo Stadium gli ha mostrato nell’ultima partita. Certo, proprio per questo non è facile andare alla Juve adesso, ma con una società così forte e una squadra così forte credo che Sarri potrebbe fare davvero grandi cose».